Ed ecco puntuale come, una influenza stagionale, arriva l’ennesima dichiarazione a mezzo stampa dell’assessore Passoni sul Gabrio.
Ed ecco puntuale l’ennesimo cambio di data: entro febbraio partirà la gara di appalto per via Revello.
Per quella data il Comune dovrà tornare in possesso degli immobili e quindi, per quella data, lo sgombero dovrà essere eseguito.
E come un disco ormai rotto e da buttare, ecco l’ennesima dichiarazione per l’apertura di un “dialogo” con gli /le occuppant* per definire un uscita concordata dal Centro.
Chiariamo subito, l’assessore ha più volte affermato di volerci parlare ma ad oggi, nessuno, né lui né qualcuno del suo giro, ha pensato di farlo. Come dire, dialogante sulla carta ma poi alla prova dei fatti…Cosa pensa di fare, una telefonata il giorno prima dello sgombero?
Insomma siamo alle solite prese di posizioni vuote e burocratiche fatte più per ammantarsi di una immagine conciliante che per affrontare realmente i problemi.
Noi non facciamo che prendere atto dell’ennesima data riguardante lo sgombero, febbraio. Per il resto cambia poco sia in termini di strategie sia in termini di agire concreto.
Stiano pure certi che un eventuale sgombero ci troverà determinati e non impreparati, soprattutto se questo sarà eseguito con la forza.
Qualche fogliaccio che passa per giornale paventava, in questo caso, scene da guerriglia urbana, con vetrine in pezzi e auto date alla fiamme per tutto il quartiere San Paolo. Noi non sappiamo cosa succederà, il futuro non è stato scritto. Ma è certo che noi amiamo il nostro quartiere e lo abbiamo dimostrato più volte, dall’essere intervenuti per limitare le dispersioni di amianto nell’ambiante provenienti dal Gabrio, fino al recente tentativo di impedire una colata di cemento inutile nella area ex-Diatto. Dal Gabrio e dalle/dai suoi occupant* il quartiere San Paolo non deve temere nulla. Piuttosto è il Comune che deve essere temuto vista la scarsa considerazione che ha per chi vi abita come ancora le vicende della ex-Diatto dimostrano.
Insomma, noi abbiamo ben chiari chi ci vuol male e chi cerca di azzittire la nostra voce. Devono essere questi i soggetti che devono preoccuparsi della nostra reazione. E solo questi.
Ricordiamo ancora all’assessore Passoni, che non ci interessa alcun percorso associativo o come direbbero lor signori di “legalizzazione”. Noi intendiamo preservare la nostra storia, 18 anni fatti di occupazione, autogestione ed autonomia fuori dalle regole imposte. E siamo intenzionati a rimanere in quello che è la nostra zona che ci ha visti protagonisti negli anni di innumerevoli lotte. Su questi punti non vi saranno mediazioni.
Amianto per nessuno. Gabrio per tutt* da questo slogan noi partiamo.
Il Gabrio deve vivere e continuerà a vivere. Si mettano l’animo in pace. Perché noi di assessori ne abbiamo visti passare ma siamo sempre rimasti nelle nostre posizione, coerentemente dalla stessa parte, quella del torto. Di loro non si può dire lo stesso.
Comunque stia tranquillo Passoni, tra gli artefice tra l’altro dell’immenso debito della città. Prima o poi avrà il piacere di sentire da vicino la nostra voce…
CSOA GABRIO