Continuiamo con la nostra contro-inchiesta informativa sulle vicende legate allo sgombero del Centro Sociale Gabrio.
Qualche giorno fa l’interpellanza del leghista Ricca sulla presenza di amianto negli edifici di via Revello 3/5 sulla quale l’Ass.Passoni ha confermato l’intenzione del comune di “liberare l’area in questione” al fine di procedere con una bonifica e, mascherando (molto male) la decisione del Comune di Torino di procedere con uno sgombero coatto del Gabrio.
Ieri, lunedì 15 Ottobre, è stato invece pubblicato sul sito del comune un nuovo documento in cui viene ufficializzato l’approvazione del progetto definitivo “Manutenzione edifici Via Revello 3 e 5 Bonifica e Demolizione”.
Ebbene si! Viene per la prima volta confermato pubblicamente cosa il Comune di Torino intende per “bonifica”. La distruzione (abbattimento) del Gabrio non prima chiaramente dell’assegnazione dei lavori e della riappropriazione dell’area al fine di rientrare in ” (…) possesso dell’aera in questione, ad oggi ancora occupata (…)”. Un triste linguaggio tecnico che ancora una volta mal cela la decisione del Comune di procedere con uno sgombero, ci viene da pensare evidentemente da farsi con metodi manu militari.
Un Assessore, una giunta che non si assume le responsabilità politiche delle sue scelte chiaro sintomo di quel cambiamento di campo di cui dicevamo qui. Se dalla “stanza dei bottoni” continua , da una parte a mancare chiarezza e dall’altra continua a velocizzarsi l’attuazione del piano per la distruzione del Gabrio, noi continuiamo per la nostra strada, alziamo il tiro rilanciando il Corteo di Sabato per le vie del nostro quartiere contro i loschi piani di una classe politica quantomai incosistente e fallimentare che vorrebbe sancire la nostra fine. Si sbagliano. E di molto.
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